Ragionevoli dubbi by Gianrico Carofiglio

Ragionevoli dubbi by Gianrico Carofiglio

Author:Gianrico Carofiglio
Language: it
Format: mobi, epub
Published: 2010-04-26T18:29:18+00:00


«E quello cos'è?». Fu la prima cosa che disse, appena entrata in casa. Si riferiva al sacco, appeso nel mezzo dell'ambiente unico che faceva da ingresso e soggiorno. Un pezzo di arredo piuttosto bizzarro, devo ammettere.

«Una delle mie nevrosi. Ogni sera torno a casa e lo prendo a pugni per una mezz'ora. In fondo è meglio che ubriacarsi, drogarsi o picchiare la moglie e i bambini. Che non ho».

«Comunque è bello qui. Ti piace tenere libri a terra o sei solo un casinista?».

Si riferiva alle pile di libri intorno al divano e in giro per la stanza. Non ci avevo mai pensato, ma dissi che sì, mi piaceva tenerli a terra perché mi facevano compagnia.

Lei individuò la cucina e fece per entrarci.

«Dove vai?».

«Guardo cosa c'è nel frigo e preparo qualcosa».

Con un certo sussiego dissi che la sua cucina l'avevo già provata e adesso, le piacesse o meno, toccava a lei provare la mia. Entrando da me aveva accettato il rischio. Se voleva, poteva stare con me in cucina mentre preparavo ma, tassativamente, non doveva toccare niente.

In casa non c'era tantissimo e, insomma, avevo un po' esagerato parlando di cibi freschi in abbondanza. Comunque avevo quello che serviva per preparare una mia specialità. Gli spaghetti alla fumo negli occhi. Una sobria allusione al fatto che è una ricetta in cui il cuoco - io, nel caso di specie - cerca di apparire più abile di quanto non sia in realtà.

«Un piatto di pasta. È il massimo che posso produrre senza preavviso».

Anche con preavviso, per la verità. Ma questo non lo dissi.

«La pasta e il vino vanno benissimo. Cosa prepari?».

«Vedrai» dissi, con un tono che mi fece sentire immediatamente ridicolo. Chi cazzo credi di essere Guerrieri? Il Veronelli del quartiere Libertà? Scemo, questa qua fa la cuoca, di mestiere. Va bene, cucina che è meglio.

Preparai in padella aglio, olio e peperoncino. Mentre cuocevano gli spaghetti grattugiai del pecorino, tritai del basilico, snocciolai e tagliai a pezzetti delle olive nere. Misi in padella la pasta molto al dente. Aggiunsi il pecorino e tutto il resto.

Natsu disse che le piaceva guardarmi cucinare, e io sentii un formicolio bellissimo e pericoloso. Così non risposi nulla, apparecchiai velocemente, le dissi di sedersi a tavola e portai i piatti un po' troppo pieni.

Mangiammo, bevemmo e chiacchierammo di nulla, con il sacco che ci sorvegliava da vicino.

Quando finimmo di mangiare misi Shangri-la, di Mark Knopfler. Poi presi il mio bicchiere e andai a sedermi sul divano. Lei rimase al suo posto. Quando capì qual'era il disco disse che le piaceva molto Postcards from Paraguay. Posai il bicchiere a terra, mi allungai verso la manopola e feci scorrere i pezzi fino al numero sette.

Lei venne a sedersi vicino a me, sul divano, proprio mentre la canzone cominciava.

One thing was leading to the next.

Appunto.

Fu l'ultima cosa razionale che riuscii a dirmi, per quella notte.



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