Vespri by Vespri

Vespri by Vespri

Author:Vespri
Language: eng
Format: epub


Willis fece la telefonata dalla sala agenti un po’ prima delle tre di quel pomeriggio. Con la luce del sole del tardo pomeriggio che entrava dalle finestre, sedette alla scrivania e compose prima il prefisso 0-1-1, poi il 5-4-1 e infine il numero indicato sul suo elenco telefonico polizia internazionale. Aspettò. Il suono del telefono straniero sembrava urgente. Dall’altra parte della sala, Andy Parker stava battendo a macchina un rapporto, picchiando sui tasti con gli indici delle due mani. Per il resto la sala era vuota. Il telefono continuava a suonare. Willis si chiese cosa mai avrebbe potuto dire se il tenente gli avesse chiesto perché aveva telefonato a Buenos...

— Central de policia — disse una voce di donna.

— Pronto! Lei parla inglese?

— Perdoneme?

— Chiamo dagli Stati Uniti — disse Willis, attento a non aggiungere “d’America”: laggiù erano molto permalosi al riguardo. — Los Estados Unidos. Sono un poliziotto, un policia — continuò, tentando con il suo spagnolo da idiota. — Un detective. — Diede alla parola quella che lui pensava essere una pronuncia spagnola. — C’è qualcuno lì che parla inglese, prego? Por favor?

— Un momento — disse la donna.

Willis aspettò.

Un momento, due momenti, tre momenti, sei interi momenti americani, che probabilmente costituivano un momento argentino, e poi sulla linea ci fu una voce d’uomo.

— Teniente Vidoz. Posso esserle utile?

— Mi chiamo Harold Willis. Sono agente investigativo di terzo grado presso l’87° Distretto qui a...

— Sì, señor?

— Stiamo indagando su un caso in cui forse potreste esserci d’aiuto.

— Oh?

Con diffidenza.

Non esiste un solo poliziotto al mondo che voglia un’indagine straniera in aggiunta al suo già pesantissimo carico di lavoro. “Straniero” significa qualunque cosa al di fuori del distretto del poliziotto in questione. Potrebbe essere anche il distretto della porta accanto: sarebbe comunque straniero. Bahia Bianca, circa cinquecento e rotti chilometri a sud di Buenos Aires, era molto decisamente “straniera”. Rio Gallegos, giù quasi in Cile, era praticamente in un paese straniero. E gli Stati Uniti? Fin lassù? Non parliamone neppure.

Però al telefono c’era uno che si era identificato come detective di terzo grado, che il tenente Vidoz pensava fosse una specie di inferiore nel dipartimento di polizia, e che stava indagando su un caso e che aveva bisogno di aiuto. Aiuto. Dalla polizia di Buenos Aires. I norteamericanos avevano una bella faccia tosta.

— Che tipo di aiuto? — domandò Vidoz, sperando che la sua voce trasmettesse l’inequivocabile impressione che lui non desiderava affatto aiutare in nessun modo. Quello che desiderava era andare a trovare la sua amichetta prima di tornare a casa. Erano già le sei meno un quarto in Argentina. Ecco quello che lui desiderava.

— Ho due nomi — disse Willis. — Speravo che lei potesse passarli per me.

— Passarli dove? — chiese Vidoz.

— Al computer. Penso che possano avere qualcosa sulla fedina. Se è così, magari lei potrebbe mandarmi per fax le...

— Di che caso si tratta? — chiese Vidoz.

— Omicidio — rispose Willis. La parola d’ordine segreta. Omicidio.

Non c’è poliziotto al mondo che voglia essere gravato



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