Stephen Hawking by Dal Big Bang ai buchi neri

Stephen Hawking by Dal Big Bang ai buchi neri

Author:Dal Big Bang ai buchi neri
Language: it
Format: mobi, pdf
Published: 2012-04-04T12:53:05+00:00


troviamo veramente in presenza di un buco nero.

Ci sono altri modelli che spiegano la sorgente Cygnus X-1 senza far ricorso ai buchi neri, ma sono tutti piuttosto forzati. Pare dunque che un buco nero sia l'unica spiegazione veramente naturale delle osservazioni. Nonostante ciò ho scommesso con Kip Thorne, del California Institute of Technology, che in realtà il sistema Cygnus X-1 non contiene un buco nero! Questa è per me una sorta di polizza di assicurazione. Io ho lavorato molto sui buchi neri e sarebbe tutto tempo sprecato se risultasse che i buchi neri non esistono. In tal caso avrei però la consolazione di aver vinto la scommessa, cosa che mi porterebbe quattro anni di abbonamento alla rivista «Private Eye». Se i buchi neri esistono, Kip avrà invece un abbonamento per un anno a

«Penthouse». Quando facemmo la scommessa, nel 1975, eravamo certi all'80 per cento che Cygnus X-l fosse un buco nero. Oggi direi che siamo sicuri al 95 per cento, ma la scommessa non si può ancora dire decisa.

Al presente abbiamo prove anche dell'esistenza di vari altri buchi neri in sistemi simili a Cygnus X-l nella nostra galassia e in due galassie vicine, le Nubi di Magellano. Il numero dei buchi neri è però quasi certamente molto più elevato; nella lunga storia dell'universo molte stelle devono avere esaurito tutto il loro combustibile nucleare ed essere quindi andate incontro all'inevitabile collasso. Il numero dei buchi neri potrebbe benissimo essere maggiore di quello delle stelle visibili, cosa che significherebbe un totale di cento miliardi di buchi neri nella sola Galassia. L'attrazione gravitazionale extra di un numero così grande di buchi neri potrebbe spiegare perché la nostra galassia abbia proprio la velocità di rotazione che ha. La massa delle stelle visibili è infatti insufficiente a renderne ragione. Possediamo anche qualche prova del fatto che al centro della nostra galassia c'è un buco nero molto maggiore, con una massa circa centomila volte maggiore di quella del Sole. Le stelle della Galassia che si avvicinano troppo a questo buco nero vengono lacerate dalla differenza fra le forze gravitazionali che sì esercitano sulla loro faccia vicina e su quella lontana. I resti di queste stelle, e i gas emessi da altre stelle, cadranno verso il buco nero. Come nel caso di Cygnus X-l, il gas scenderà spiraleggiando e si riscalderà, anche se in misura molto minore. Esso non si riscalderà infatti quanto basta per emettere raggi X, ma potrebbe spiegare la sorgente molto compatta di onde radio e di raggi infrarossi che si osserva nel centro galattico.

Si pensa che buchi neri simili ma ancora più grandi, con massa cento milioni di volte maggiore della massa del Sole, si trovino al centro dei quasar. Solo la materia che cade in un buco nero di massa così enorme può fornire energia a sufficienza per spiegare la straordinaria intensità dell'emissione di questi oggetti. Scendendo a spirale nel buco nero, la materia determinerebbe anche la rotazione del buco nero nella stessa direzione, con lo sviluppo di un campo magnetico in qualche misura simile a quello della Terra.



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