Il rapporto Pelican by JOHN GRISHAM

Il rapporto Pelican by JOHN GRISHAM

Author:JOHN GRISHAM [JOHN GRISHAM]
Format: epub
Tags: Romanzo
Published: 2010-07-28T22:00:00+00:00


24

Le sue solite fonti ufficiali alla Casa Bianca negavano di sapere qualcosa del Rapporto Pelican. Sarge non ne aveva mai sentito parlare. Le telefonate all'Fbi non davano risultato. Un amico al Dipartimento di Giustizia sosteneva di non averne la più pallida idea. Aveva indagato per tutto il fine settimana e non aveva scovato nulla. La notizia della morte di Callahan trovò

conferma quando si procurò una copia del quotidiano di New Orleans. E

quando lei telefonò in redazione il lunedì, Grantham non aveva niente di nuovo da dirle. Ma almeno lei l'aveva chiamato.

Pelican disse che parlava da un telefono pubblico, quindi non era il caso di fare scherzi.

«Sto ancora indagando» disse lui. «Se quel rapporto è in città, è rigorosamente protetto.»

«Le assicuro che c'è, e capisco perché viene protetto.»

«Sono certo che lei può dirmi di più.»

«Molto di più. Ieri quel rapporto per poco non mi è costato la vita, quindi forse sarò pronta a parlare prima di quanto pensassi. Devo raccontare tutto finché sono ancora viva.»

«Chi cerca di ucciderla?»

«Gli stessi che hanno ucciso Rosenberg, Jensen e Thomas Callahan.»

«Conosce i loro nomi?»

«No, ma da mercoledì ne ho visti almeno quattro. Sono qui a New Orleans e mi cercano. Sperano che io faccia un passo falso per potermi uccidere.»

«Quanti sanno dell'esistenza del rapporto?»

«Ecco una domanda intelligente. Callahan l'aveva consegnato all'Fbi e credo che l'Fbi l'abbia passato alla Casa Bianca, dove evidentemente ha causato molta agitazione. Poi... chissà. Due giorni dopo averlo passato all'Fbi, Callahan è morto. Naturalmente avrei dovuto morire anch'io.»

«Era con lui?»

«Gli ero vicina, ma non abbastanza.»

«Quindi sarebbe lei la donna non identificata vista sulla scena dell'esplosione?»

«È così che mi ha descritta il giornale.»

«Quindi la polizia sa il suo nome.»

«Il mio nome è Darby Shaw. Sono studentessa del secondo anno a Tula-ne. Thomas Callahan era il mio professore e il mio amante. Ho scritto il rapporto, l'ho dato a lui e il resto lo sa. Sta prendendo nota?»

Grantham scribacchiava in fretta. «Sì. L'ascolto.»

«Comincio a essere stanca del quartiere francese, e ho intenzione di andarmene oggi. Domani la chiamerò da qualche altro posto. Lei può consultare i moduli delle offerte per la campagna presidenziale?»

«Sono documenti pubblici.»

«Lo so. Ma in quanto tempo può procurarsi le informazioni?»

«Quali informazioni?»

«Un elenco di tutti coloro che hanno dato cospicui contributi per l'elezione dell'attuale presidente.»

«Non è difficile. Potrò averlo questo pomeriggio.»

«Se lo procuri e io le telefonerò domattina.»

«D'accordo. Ha una copia del rapporto?»

Lei esitò. «No. Ma me lo ricordo.»

«E sa chi ha commesso i delitti?»

«Sì. E non appena glielo dirò, metteranno anche il suo nome nell'elenco delle persone da eliminare.»

«Me lo dica subito.»

«Procediamo con calma. La chiamerò domani.»

Grantham ascoltò, poi riattaccò. Prese il blocco degli appunti e si avviò

nel meandro di scrivanie e di persone verso l'ufficio di vetro del redattore capo, Smith Keen. Keen era un tipo cordiale e seguiva la politica della porta aperta che produceva un gran caos nel suo ufficio. Stava concludendo una chiacchierata al telefono quando Grantham entrò a passo di carica e chiuse la porta.

«Lasciala aperta» disse Keen in tono brusco.

«Dobbiamo parlare, Smith.»

«Parleremo con la porta aperta.



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