IL DESTINO DEL LEONE by WILBUR SMITH

Author:WILBUR SMITH [SMITH, WILBUR]
Format: epub
Tags: Action & Adventure
Publisher: 1964
Published: 1964-04-03T23:00:00+00:00

20.

Sean uscì dalla vasca da bagno, con la barba in disordine e un asciugamano intorno ai fianchi. Cantava:

Il famoso duca di York

aveva diecimila uomini

li fece marciare fino in cima

e poi scendere di nuovo.

Da una bottiglia di vetro lavorato si versò nelle mani del profumo, che poi si strofinò tra i capelli. Duff era seduto in una delle sedie dallo schienale dorato e lo osservava. Sean si pettino i capelli con cura e poi sorrise a se stesso nello specchio.

- Sei magnifico, - si disse con tono assorto.

- Stai ingrassando, - grugnì Duff. Sean parve offeso. - Sono muscoli.

- Hai un sedere che sembra quello di un ippopotamo.

Sean si tolse l'asciugamano e rivolse il dorso allo specchio poi si diede una controllata all'indietro.

- Ci vuole un martello pesante per ficcare un chiodo lungo, - protestò.

- Oh, no, - gemette Duff. - Le tue battute a quest'ora del mattino sono come il maiale a colazione: pesanti da digerire. Sean tolse una camicia di seta dal cassetto, la resse come una cappa da torero, fece due passi e se la roteò sul dorso in una mezza veronica.

- Olé! - applaudì Duff stancamente. Sean s'infilò i pantaloni e poi si sedette per mettersi gli stivali.

- Sei di buonumore questa mattina, - disse a Duff.

- Sono appena uscito da un uragano di emozioni.

- Come mai?

- Candy vuole sposarsi in chiesa.

- Cosa c'è di male?

- Parecchio.

- Perché?

- Hai la memoria così corta?

- Ah, intendi l'altra moglie?

- Certo, la prima moglie.

- Non ne hai parlato a Candy?

- Buon Dio, no, - rispose Duff in tono terrorizzato.

- Sì, capisco il tuo problema... E il marito di Candy? Non pareggia il conto fra voi?

- No, lui è passato a miglior vita.

- Sì, è un'altra cosa. C'è qualcun altro che sa del tuo matrimonio precedente? - Duff scosse il capo.

- E François?

- Non gliene ho mai parlato.

- E allora, che problema hai?... Portala in chiesa e sposala. Duff fece un'espressione imbarazzata.

- Non mi importerebbe di sposarmi una seconda volta civilmente: prenderei in giro solo un paio di vecchi olandesi. Ma in chiesa... - e scosse il capo.

- L'unico a saperlo sarei io, - replicò Sean.

- Tu e il Capo lassù.

- Duff, - disse Sean guardandolo a occhi spalancati. - Duff, tu hai degli scrupoli... è stupefacente.

Duff si agitò un poco sulla sedia.

- Lascia che ci pensi, - continuò Sean prendendosi la testa fra le mani in atteggiamento drammatico. - Sì, si, sto trovando la soluzione... Eccola.

- Dai, dimmela, - disse Duff, sporgendosi in avanti sulla sedia.

- Va' da Candy e dille che è tutto sistemato, che non solo sei pronto a sposarla in chiesa, ma hai addirittura intenzione di costruirne una tutta tua.

- Magnifico, - mormorò Duff in tono sarcastico. - È senz'altro il modo per togliermi dai guai.

- Lasciami finire, - continuò Sean, mettendosi a riempire il portasigari d'argento. - Poi dille che tu desideri anche la cerimonia civile... Credo che la nobiltà faccia così. Diglielo, e vedrai che la convinci.

- Ancora non ti seguo.

- Poi tu costruisci una tua cappella a Xanadu.

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